Il nostro lockdown tra lavori, bottega e feste di compleanno

una vignetta di "Sacrificio", il fumetto pasquale di Daniele Panebarco

Ebbene, è finita. 

NOOO! Non è finita!!! Possiamo (forse) dire che è finita la quarantena strettissima, il lockdown super-lockato, ma attenzione: il 4 maggio non scatta il “liberi tutti”, scatta semplicemente la FASE 2 e dobbiamo continuare a comportarci bene e non abbassare la guardia!

Per molto tempo il distanziamento sociale dovrà essere una presenza più fedele di un cane.

Per molto tempo dovremo seguire pedissequamente i protocolli di sicurezza e diradare il più possibile gli appuntamenti in presenza (sia di lavoro che di piacere).

Comunque, almeno adesso noi Panebarcos possiamo timidamente e gradualmente ritornare a popolare la nostra bottega (presidiata fino ad oggi in esclusiva dalla manager Marianna) e Liù potrà finalmente, una volta ogni tanto, tornare a procacciarsi la sua fornitura settimanale di piadine sulla strada Panebarco-stazione. 

Il team dello Zingarelli invece potrà cominciare a lavorare sulle parola di punta dell’edizione 2020: lockdown (consoliamoci: quelle del 2019 erano state spoilerare e stalkerare).

E allora, ripercorriamo questo lockdown per come l’abbiamo vissuto noi Panebarcos, tra salti in avanti, autocensure, progetti rimandati o cestinati e buone notizie (perché ci sono anche quelle, eh).

Il diario del lockdown Panebarco

Il 9 marzo il DPCM (che i più fino ad allora credevano fosse un principio attivo) chiude l’Italia. In quei giorni avevamo giusto giusto finito di ideare e impaginare la serie “Si dice in bottega”. Raccoglieva le conversazioni strampalate che capita di sentire alla Panebarco – specie quelle del venerdì, giorno in cui di solito in Via Molino 9 si contano un nonno, una fuorisede, due madri, qualcuno dei loro figli e collaboratori vari ed eventuali.
Assembramenti vietati = rubrica cestinata (in attesa di sorti migliori). Inizia ufficialmente lo smartworking per tutti, per fortuna che ci avevamo già pensato.

Il 14 marzo cominciamo a subodorare che la cosa andrà per le lunghe. Dopo avere spronato i nostri fan creativi a mettere mano ai lavori che giacevano da anni in attesa di una maggiore disponibilità di tempo, ci proponiamo allora anche noi di sistemare finalmente l’archivio di papà che è letteralmente disseminato in bottega. Il progetto fallisce poco prima di Pasqua, travolto da una scoperta che sembra parlare proprio dei nostri tempi (c’è anche Dio in smartworking).

Il fumetto “Il Sacrificio: come cancellare il debito italiano in un colpo solo”
di Daniele Panebarco scoperto in archivio e reso integralmente
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Non temere, però: in vista del nostro 25esimo compleanno (che cade il 4 settembre 2020) ti stiamo recuperando altre cose belle!

Il 18 marzo parte la nostra serie FB #stayanimated: un video animato al giorno tra i più belli che ci sono in rete. Non sappiamo ancora che ne dovremo postare almeno 40 – eh, sì, perché il lockdown teoricamente dura fino al 3 aprile – ah, no, scusate, fino al 13 aprile, anzi, fino al 3 maggio. Qui una selezione di quelli più apprezzati dai nostri fan (che, forse non a caso, sono a tema quarantena), nell’ordine:

Il secondo classificato
Il terzo video sul David “mobbizzato”

Il 20 marzo il doodle di Google dà a Liù la rarissima sensazione di far finalmente parte, per un momento, del mainstream, e Agata confessa che solo in quel momento realizza perché l’ospedale austriaco in cui è nata sua figlia si chiama così. Son #cosebelle.

Il doodle di Google del 20 marzo 2020 dedicato a Semmelweis
Il doodle di Google del 20 marzo 2020 dedicato a Semmelweis

Il 27 marzo Mattarella parla alla nazione. Un fuorionda senza precedenti nella vita del Quirinale ci mostra quanto la quarantena sia un livellatore (di classe ma non di ciuffi).

Come succede spesso nelle nostre sinapsi malate, ne abbiamo tratto uno spunto per una serie a tema cartoon. Pronti, partenza, stop. Ma sarà giusto prendere e prendersi in giro fino a questo punto per qualcosa che stiamo soffrendo tutti, e che per qualcuno significa una perdita enorme? C’è un’etica nella comunicazione? E qual è la nostra posizione in merito? Insomma, grandi interrogativi. Ci ripensiamo, discutiamo, ci confrontiamo, abbandoniamo. Certo, altre agenzie avevano colto la palla al balzo anche in modo intelligente, ma, per loro stessa ammissione, questo succedeva quando ancora la cruda realtà era lontano.

Adesso che è passato molto tempo e tutti ci abbiamo fatto un po’ la tara, a te e solo a te, dedit* fan della newsletter, regaliamo la prima chicca della serie “Eh, Giovanni”:

E poi arriva aprile

E poi arriva aprile, un mese che ci prende in contropiede con diverse occasioni per festeggiare: tanto per cominciare, le due feste di compleanno rigorosamente @home dei Panebarcos mamma e figlio. I vicini di casa hanno l’occasione di scoprire i segreti di bellezza della general manager grazie al beauty saloon under the gazebo (eh, sì, festeggiare in solitudine è facile quando abiti a Windsor) e  Liù ha l’occasione di scoprire un altro scabroso dietro le quinte di una famiglia degna di una soap opera, ma qualcun altro la pensa diversamente e ritiene che possa diventare una serie animata: il 7 aprile, infatti, l’Emilia Romagna Film Commission sceglie la nostra idea di serie animata “Le incredibili avventure di una famiglia creativa” tra i progetti da finanziare e dà il via ufficiale alla permuta del nostro sogno in realtà:

la famiglia creativi personaggi cartoon protagonisti della serie animata "Le incredibili avventure di una famiglia creativa"
I protagonisti della seria animata “Le incredibili avventure di una famiglia creativa”

Il 24 aprile arriva in meta il nostro terzo lavoro per Jovanotti, con la pubblicazione su Raiplay del docutrip “Non voglio cambiare pianeta” di cui abbiamo animato i titoli grazie alla preziosa collaborazione di Michele Lugaresi. Ce lo siamo bingewatchato tutto in un colpo.

La segnali tu questa nuova parola a quelli dello Zingarelli?